Inquinamento…. le auto elettriche non bastano

di | 13 Marzo 2024
Inquinamento da Pneumatici e freni

Livelli di Inquinamento allarmanti…è solo colpa dei gas di scarico?

Da giorni tutte le maggiori testate giornalistiche ed il web pubblicano dati preoccupanti di livelli di PM2,5 in Pianura Padana, che hanno superato i limiti giornalieri e ogni anno causano oltre 89 morti ogni 100mila abitanti.

Milano è considerata la terza città al mondo più inquinata.

Ma cerchiamo di capire cosa sta succedendo, andiamo per gradi.

Cosa sono le PM2,5, perché fanno così male?

I PM2,5 sono polveri sottili presenti nell’aria a seguito di incendi ed eruzioni vulcaniche, ma anche (e soprattutto) per impianti di riscaldamento, trasporti e allevamenti intensivi.

Queste polveri sono molto leggere, restano nell’aria ed entrano nelle nostre vie aeree.

Pertanto una volta respirate, possono provocare irritazione delle mucose e malattie respiratorie, anche gravi, come tumore ai polmoni.

Secondo Legambiente il settore dei trasporti influisce per un terzo dell’inquinamento dell’aria, ma la colpa non è solo dei gas di scarico, anzi…

La principale causa sembrerebbe altro.

Infatti più dei gas di scarico, la colpa è attribuita ad usura dei freni e di pneumatici.

L’inquinamento provocato dall’usura di pneumatici e freni può essere fino a 1.000 volte peggiore rispetto a quello normalmente prodotto dallo scarico di un’auto.

Poiché i freni anteriori sono responsabili per circa l’80 % della potenza frenante totale dei veicoli, è palese che la maggior parte di polveri si libera dalle ruote anteriori e sporca più spesso i cerchi.

Una volta appurato la pericolosità di questa usura, cosa si può fare per aiutare il pianeta e la nostra salute?

Una delle soluzioni “naturali” che pulisce l’aria è la pioggia.

Le precipitazioni fanno crollare la quantità di inquinanti, catturando le particelle nelle gocce d’acqua per poi finire sul suolo (e in questo caso non provocano danni, ma sono innocue per la salute).

Ma esiste un modo per ridurre questo inquinamento “occulto”?

In Gran Bretagna, Ricardo, società specializzata in engineering e innovazione di livello mondiale, sta lavorando allo sviluppo di un sistema di misurazione per le emissioni delle particelle Nee in condizioni di guida reali, in collaborazione con il consorzio Arup Aecom e il Dipartimento dei trasporti (DfT) .

Come evidenzia Ricardo, le emissioni non dovute allo scarico derivano principalmente da una combinazione di usura dei freni, usura dei pneumatici, usura della superficie stradale e ri-sospensione nell’aria delle particelle di polvere depositate a terra.

Il passaggio dal motore a combustione alle batterie elettriche eliminerà progressivamente l’inquinamento sprigionato dai gas di scarico. Ma non cancellerà quello prodotto da freni e pneumatici.

Poiché la circolazione con veicoli elettrici e ibridi aumenta è importante colmare queste lacune al più presto.

Ma quindi il problema inquinamento non si risolverebbe con le auto elettriche?

L’auto elettrica in linea di principio, in particolare pensando a un’energia di ricarica proveniente da fonti rinnovabili, dovrebbe inquinare meno di un’auto a diesel o benzina. Tuttavia non è esattamente così, e questo è il principale motivo per cui non si può parlare di emissioni zero nemmeno per queste vetture.

Ad esempio, come ricorda il Guardian, il maggior peso dell’auto elettrica (per via delle batterie e dei motori, in particolare) si traduce in una maggiore usura di freni e di pneumatici.

Un altro problema può derivare dall’aumento della vendita dei suv, veicoli molto più pesanti delle utilitarie, i quali ospitano al loro interno una serie notevole di accessori elettronici. Tutto questo determina un aumento considerevole dei chili da trasportare e ancora una volta è il consumo dei freni a pagare il pegno. Purtroppo è molto complesso portare i consumatori a scegliere di acquistare le utilitarie.

Ecco una soluzione…la frenata Rigenerativa.

Con la frenata rigenerativa si riduce la formazione delle polveri sottili date dall’attrito e dall’usura dei freni tradizionali. Ma un po’ per l’aumento del peso delle auto e un po’ per la velocità che teniamo in strada, il loro vantaggio in termini di inquinamento purtroppo non è così decisivo come si sperava. Una nuova analisi dell’Università di Birmingham suggerisce che la frenata rigenerativa, grazie alla quale il motore elettrico recupera energia, potrebbe portare i veicoli elettrici a essere ufficialmente meno inquinanti solo nelle aree urbane.

Per ridurlo sarebbero necessarie strategie aggiuntive, ad esempio la riduzione del peso del veicolo di almeno il 25%.

Come dice Bill Gates: “Produrre auto elettriche serve ma non basta”, aspettiamo nuovi studi e soluzioni per la nostra salute e il nostro pianeta.

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