Davvero i motori Diesel sono così “Cattivi”?

di | 23 Settembre 2015

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Dopo lo scandalo che ha colpito la Volkswagen e l’ammissione del costruttore tedesco di aver truccato il software per superare i test antinquinamento, è tornata la forte perplessità sui motori diesel.

Prima di giungere a conclusioni affrettate cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Di cosa si tratta?

E’ un tipo di motore a combustione interna, alimentato a gasolio, che sfrutta il principio della compressione per ottenere l’accensione del combustibile. Quando un gas viene compresso, si incendia. In questo caso viene utilizzata tale proprietà comprimendo all’interno del cilindro la sola aria a valori elevati fino alla quale il combustibile iniettato si accende. Viene pertanto definito motore ad accensione spontanea.

Perché piace così tanto agli Europei?

1) Si percorrono il doppio dei Kilometri ed ha maggiore resistenza. Il motore diesel ha una durata quasi “infinita”, alcune auto infatti sono riuscite a superare i 600.000 km.

2) In caso di rivendita solitamente le auto diesel generano un maggiore guadagno.

3) Il costo del gasolio è inferiore rispetto a quello del carburante.

Sono davvero così dannosi per l’ambiente?

Dipende.

I motori diesel emettono meno anidride carbonica CO2 perché consumano meno dei motori a benzina. Infatti nel rispetto delle normative contro il surriscaldamento del pianeta causato dall’effetto serra, i costruttori europei hanno puntato proprio sulle auto diesel ed ibride.

Il problema è però un altro. E’ vero che produce meno CO2, però allo stesso tempo emette più particolato (PM10) e più ossidi di azoto (NOx), potenzialmente responsabili di malattie respiratorie e cardiovascolari.

Nel corso della tredicesima conferenza della European Respiratory Society, Ryan Robinson ha esposto i risultati del suo studio, spiegando che le nanoparticelle inquinanti prodotte dai motori delle auto diesel possono causare seri danni ai polmoni. Il loro diametro, inferiore ai 20 nanometri, le rende infatti capaci di penetrare facilmente nei polmoni attraverso le vie respiratorie superiori e di raggiungere le aree più profonde dei tessuti.

Anche se sono invisibili a occhio nudo, le particelle generate dai veicoli diesel causano dunque danni enormi e non vanno affatto sottovalutate dalle autorità sanitarie.

Per limitare alle emissioni di particolato le normative Euro 5 hanno imposto l’adozione sui diesel dell’apposito filtro antiparticolato o Fap, che agisce come una sorta di trappola fermando le particelle per poi le bruciarle.

Le normative europee in vigore hanno dato una stretta anche a livelli di NOx. Per soddisfare i parametri, i motori diesel devono essere dotati di un sistema di post trattamento del gas si scarico, che può essere di due tipi:

1) LNT (Lean Nox Trap) , adatto per i motori più piccoli, che agisce come una trappola che blocca gli ossidi e si rigenera.

2) SCR (Selective Catalytic Reductor), ideale per i motori grandi, che fa reagire gli ossidi di azoto con l’ammoniaca contenuto in un additivo a base di urea.

Questi due sistemi riducono notevolmente le emissioni dei diesel, ma hanno un costo tale da rendere sempre meno convenienti le citycar a gasolio.

Fonti : www.fattoquotidiano.it; www.greenstyle.it

Un pensiero su “Davvero i motori Diesel sono così “Cattivi”?

  1. fausto Autore articolo

    Se comprimi di più ottieni maggior rendimento meccanico (termodinamica da giardino d’infanzia). Però butti fuori più sporcizia, come ossidi di azoto e particolato. Oltre un certo limite non si va.

    Rispondi

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